\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Le elezioni per le Cortes costituenti del giugno 1931 furono vinte largamente da una coalizione di repubblicani di sinistra e PS
OE e nel dicembre 1931 fu promulgata una costituzione di carattere democratico-sociale avanzato. Varato uno statuto di ampia autonomia per la Catalogna (1932), il governo del repubblicano M. Aza±a cerc≥ di limitare il peso della Chiesa e dellÆesercito ne
lla vita politica del paese, introdusse una pi∙ avanzata legislazione del lavoro, ma non riusc∞ ad arginare la crescente disoccupazione nΘ a soddisfare la richiesta di terra proveniente dal proletariato agricolo. Le elezioni legislative del 1933 furono p
ertanto vinte dal partito radicale di A. Lerroux Garcφa e dalla Confederaci≤n espa±ola de derechas aut≤nomas (CEDA), coalizione di partiti di destra nata per iniziativa di J. M. Gil Robles.\par
NellÆottobre 1934, contro lÆingresso di tre ministri della
CEDA nel governo Lerroux, il PSOE proclam≥ uno sciopero generale, trasformatosi nella regione mineraria delle Asturie in unÆinsurrezione armata; questÆultima fu ferocemente repressa dallÆesercito, come il moto indipendentista scoppiato in Catalogna per t
imore che il governo centrale abrogasse lo statuto di autonomia e annullasse la legge di riforma agraria approvata dalla locale \i Generalitat\i0 .\par
Il predominio delle destre fu interrotto nelle elezioni del febbraio 1936 dalla vittoria del \i Frent
e popular\i0 : lÆannullamento delle riforme realizzate sino a allora e il timore dellÆavvento di un regime di tipo fascista indussero repubblicani di sinistra, socialisti e comunisti (il Partido comunista de Espa±a, PCE, era nato nel 1922) a creare una c
oalizione elettorale, che potΘ contare anche sul tacito sostegno delle organizzazioni anarchiche (in particolare della potente Confederaci≤n nacional de trabajo, CNT, nata nel 1910).\par
Mentre si moltiplicavano le occupazioni di terre da parte di conta
dini poveri, gli incendi e i saccheggi ai danni di chiese e monasteri, gli scontri tra formazioni paramilitari di destra e organizzazioni operaie, e il nuovo governo, composto esclusivamente da repubblicani, varava nuovi provvedimenti riformistici e anti
clericali, il 17 luglio 1936 scoppi≥ in Marocco lÆinsurrezione del gen. F. Franco, propagatasi il giorno seguente nella madrepatria; lÆintervento dei lavoratori in armi contro i militari nelle principali cittα imped∞ il successo degli insorti, che potero
no impadronirsi solo di Vecchia Castiglia, Navarra, Aragona, Galizia e Andalusia.\par
Segu∞ una violentissima guerra civile (1936-39), durante la quale gli insorti fecero affidamento su consistenti aiuti in uomini e materiali da parte di Italia e German
ia, nonostante i due paesi avessero formalmente aderito agli accordi di non intervento promossi da Francia e Gran Bretagna, mentre il governo legittimo, oltre allÆaiuto di migliaia di volontari accorsi da tutto il mondo e organizzati nelle Brigate intern
azionali, potΘ contare sul sostegno dellÆURSS. Sul piano militare, dopo il fallimento di un primo assalto a Madrid (novembre 1936) e delle successive offensive contro la capitale (Jarama, febbraio 1937; Guadalajara, marzo 1937), Franco diresse i suoi sfo
rzi contro le regioni industriali del nord, che riusc∞ a sottomettere entro lÆottobre 1937. Al vittorioso attacco repubblicano contro Teruel (dicembre 1937 - gennaio 1938), i franchisti risposero con la riconquista della cittα a febbraio e con unÆoffensi
va che, raggiunte a primavera le foci dellÆEbro, tagli≥ in due la Spagna repubblicana (Catalogna e regione madrileno-mediterranea). Caduta la Catalogna (gennaio 1939), nel campo repubblicano si produsse una profonda spaccatura tra militari, favorevoli a
trattare la resa, e comunisti, decisi a resistere a oltranza e dal 7 marzo 1939 infuriarono a Madrid violenti combattimenti tra esercito e comunisti; il 28 marzo Franco, il cui governo era giα stato riconosciuto anche da Francia e Gran Bretagna, entr≥ in
cittα e il 1░ aprile 1939 potΘ annunciare la fine del conflitto, costato alla Spagna incalcolabili danni materiali, circa un milione di morti e centinaia di migliaia di esuli.